Luciana Littizzetto

Da parecchio tempo ormai la domenica sera il popolo della sinistra (anzi, di una certa sinistra) ha un appuntamento fisso: Fabio Fazio e il suo programma cultural-meteorologico. Quando questa trasmissione era iniziata, non si può negare che fosse drasticamente migliore di qualsiasi altro programma televisivo di pseudo-intrattenimento, soprattutto trasmesso in un orario così inconsueto. Oramai, come i ragazzini che guardano i cartoni animati, uno stuolo di adulti attende la voce luciferina di Luciana che invoca Lui, «Eminems». All’inizio era divertente, lo ammetto. Era utile, dava voce a quei tanti che della Chiesa Cattolica non gliene frega niente e pensiamo che sia una organizzazione mangia-soldi (nel migliore dei casi) che si intromette nelle nostre vite. All’inizio un po’ di irriverenza, ci stava, e io sono il primo a esserlo più spesso del dovuto. All’inizio al governo c’erano gli Altri. Poi, è diventato noioso. Fazio, anzitutto, è diventato noioso, e intervista sempre le stesse persone (Paolo Rossi, Francesco Guccini,…) facendo sempre le stesse domande a tutti. E poi, insomma, mi pare che ultimamente Ruini si presenti alle nostre orecchie meno di una volta alla settimana. Soprattutto, siamo tutti in grado di capire che Ruini o chicchessia è fastidioso per la nostra libera esistenza (ma non fastidioso in concreto, nei fatti: fastidioso come una mosca…). Soprattutto, e arrivo al punto e la finisco qui, mi pare che da qualche tempo ci sia un po’ di gente di una certa sinistra che guarda Luciana Littizzetto e sta lì a pendere dalle sue labbra, mentre lei mi spiega che penso. Ecco il problema. Ascoltate per farvi dire cosa dovete pensare. E non va bene. You could only repeat what we told you.


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