Vergogna a Genova

Manca poco alle elezioni, ed ecco che, insieme al Giornale, nota rivista quotidiana a carattere scandalistico, dobbiamo sperare che si vergognino un po’, un bel po’, anche diversi politici di sinistra (“potremmo chiamarci tutti compagni…” disse la settimana scorsa Rutelli…) che amministrano la Provincia di Genova, e perché no gli immancabili responsabili delle università, che di sporcarsi le mani non hanno mai timore.

La chiusura di Ergo Sum dovrebbe comunque fare riflettere: dalla politica, meglio chiedere e pretendere sempre come cittadini, e lasciare perdere tutto il resto.

Che poi, insomma, il giornale non è proprio niente di entusiasmante, se lo leggete (cosa che penso pochi degli scandalizzati di entrambe le parti abbiano fatto, come sempre). Ci voleva giusto un tabloid come il Giornale per infognarcisi.

 

Update/Scoop: pare che a innescare la redazione dell’articolo sul cosiddetto quotidiano sia stato l’articolo che riguardava Clemente Mastella, il nostro amato ministro della Giustizia e della Temperanza, padre dell’indulto, feudatario di Telese. Un suo locale sostenitore, vistosi in casa il giornaletto incriminato, ha pensato bene di contattare un amico, che di mestiere ufficialmente fa il giornalista.

In Italia, pesta i piedi a chi vuoi, ma mai al lustrascarpe di un partito politico. Te ne verranno solo guai.

 

International: se posso dare un consiglio ai nostri amici censori, troveranno certamente notevoli affinità con l’estremismo islamico iraniano, che fa un passo oltre.


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