La ceramica in una società del Mediterraneo protobizantino: microstorie di persone e cocci dal Quartiere Bizantino del Pythion di Gortyina

“Archaeological data are not historical data, and consequently archaeology is not history”

D. L. Clarke, Analytical Archaeology – also cited by O. Rackham and G.
Moody, The making of the Cretan landscape.

La mia tesi di dottorato consiste in uno studio di alcuni contesti archeologici di età protobizantina (dalla fine del VI secolo al IX secolo) scavati nel corso degli ultimi quindici anni nel Quartiere Bizantino del Pythion di Gortina (GQB), a Creta, da parte dell’Università di Siena in collaborazione con la Scuola Archeologica Italiana di Atene e con le eforie competenti per il ministero ellenico della cultura.

In primo luogo, questo lavoro fa quindi parte di un progetto più ampio su GQB e come tale intende fornire alcuni dati utili allo sviluppo di tale ricerca, in particolare dal punto di vista dei reperti ceramici in relazione ai contesti archeologici.

Il secondo obiettivo, più ambizioso, è quello di affrontare la narrazione di una piccola società umana, quella degli abitanti del quartiere, attraverso la lente degli oggetti che di essa il terreno ha conservato, cercando di andare oltre la banalizzazione stereotipata della “vita quotidiana” e soprattutto la compressione cronologica che rende il periodo in esame la “fine” di una entità complessa costruita a tavolino dagli specialisti dell’età antica, senza soffermarsi sulle innumerevoli differenze e le peculiarità che proprio dallo scavo archeologico vengono messe in luce. Infine, non ho potuto fare a meno di affrontare alcuni aspetti metodologici dello studio della ceramica in archeologia con un campo di prova tanto impervio quanto stimolante.

In breve, le due domande a cui cerco di rispondere sono, in ordine: quali informazioni posso ottenere sugli abitanti del Quartiere Bizantino del Pythion dai reperti ceramici rinvenuti in questo scavo archeologico? In che modo posso presentare queste informazioni per renderle comprensibili?

Nella stesura della tesi, ma ancora prima nello svolgimento della ricerca, ho seguito alcuni principi, illustrati di seguito: nessun significato per gli oggetti fuori dal contesto, focus sul consumo e lo scarto invece della produzione, separazione tra il livello di analisi stratigrafica e quella “sociale”, approccio iterativo e  incrementale.


Ho discusso la tesi il 29 giugno 2016 all’Università di Siena.