Feyerabend

Qualcuno di tutti quelli che stanno blaterando su questa vicenda del papa alla sapienza ha mai letto Feyerabend? (a partire dagli “scienziati” fedeli alla ragione?)

Credo di no. (Forse solo il papa). L’affermazione di Feyerabend a proposito di Galileo, che deriva da uno studio attento e preciso (mi verrebbe da dire “scientifico”) della reale vicenda storica, è del tutto condivisibile da chi sia dotato di buon senso. Se citare Feyerabend (un ateo, anarchico) è un reato dentro le mura di un ateneo… sarei già stato arrestato decine di volte, e volentieri. Fa sorridere che la chiesa si riduca a usare le sue argomentazioni per attaccare il mondo della scienza (o difendersi da essa): Feyerabend infatti pone le due sullo stesso piano, mettendo in guardia dalla “religionizzazione” della scienza…

Che gli scienziati si dichiarino “fedeli alla ragione” è la dimostrazione migliore del fatto che Feyerabend avesse (purtroppo) ragione: la scienza intende sostituire la religione portandosi al suo stesso livello. Se volete un esempio di come un grande scienziato possa tranquillamente essere “infedele” alla ragione, leggetevi “Ballando nudi nel campo della mente”, del premio Nobel per la Chimica Kary Mullis. E poi riparliamo di scienza e ragione.

Chi si scandalizza per il papa che va a parlare nelle università dovrebbe anche tenere conto degli altri scandali, ben più gravi, che avvengono nelle stesse mura: lauree comprate e vendute, gente che non fa assolutamente niente e viene pagata con le tasse nostre, gente che potrebbe fare tantissimo e va all’estero perché in Italia non viene minimamente cagata, cattedre trasmesse per via ereditaria, nepotismo, studenti che non imparano niente, docenti che devono fare anche contemporaneamente i ricercatori e i manager con mezzo stipendo, o con 7 stipendi fanno mezzo mestiere..

Tutto questo per farti capire che, sì, la laicità è importante, la chiesa dovrebbe scomparire del tutto dalla vita pubblica italiana, il papa ha rotto il cazzo, ma non ho bisogno dell’UAAR, di Odifreddi, dell’Arcigay o di qualche altra associazione anti-clericale per essere anti-clericale, laico, ateo, e quello che voglio essere.


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