Venerdì 1 marzo ero a Savona per parlare di transizione energetica dal basso alla Società di Mutuo Soccorso Fornaci, insieme al gruppo territoriale di ènostra. Ci avevano invitati il comitato No rigassificatore e il comitato Fermiamo il mostro per una serata insieme a due associazioni genovesi con cui collaboriamo spesso, Cittadini sostenibili e CER Sole.
Savona e Vado Ligure non assistono passivamente alle scelte assurde dei politici regionali e locali di accogliere un rigassificatore che inquina il mare, deturpa il territorio con tutto il gasdotto necessario a terra, contribuisce a inquinare l’aria rimanendo ancorati alle fonti fossili e arricchendo le grandi multinazionali. C’è stato un risveglio che ha portato a una lunga catena umana lungo la costa, tante mobilitazioni e molti resistono all’idea di avere dei benefici “compensativi”.
La serata è stata lunga e la partecipazione grande, nonostante la pioggia. Si è parlato dei danni che derivano dalle fonti fossili per il clima e per la salute, delle false notizie sulle rinnovabili, delle comunità energetiche. E io ho presentato le attività di ènostra. Ero piuttosto stanco ma con l’aiuto degli altri soci del gruppo territoriale ho spiegato cosa fa la cooperativa, che principi la guidano e l’importanza della partecipazione alle scelte energetiche al di là del cambio di fornitura. Non tutta l’energia rinnovabile è uguale e quella fatta dal basso, attenta agli impatti sociali e ambientali è quella che preferiamo.
L’accoglienza del comitato è stata molto generosa e sono contento che sia nato questo legame.
Cos’è una cooperativa energetica e cosa fa in concreto (video Youtube)
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