L’archeologia ha/è l’ossessione del tempo che scorre. Vedere il passato, il susseguirsi dei fatti, guardando nel presente oggetti immobili, inutilizzati.
L’archeologia ha a che fare con l’identità, l’identificarsi in qualcun altro, in un altro tempo-luogo, facendolo temporaneamente, lucidamente e in maniera ripetitiva. L’archeologia è teatro.
La strati-grafia va intesa come tutte le altre -grafie artistiche e creative: una forma di composizione con sue regole ma intimamente bisognosa di un atto creativo: strati- è lo strumento utilizzato per la -grafia.
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