Da qualche settimana ho iniziato a collezionare lettere A. Le prendo dalle targhe delle strade di Genova e sto cercando di farmi guidare da queste “prime della classe” per prendere confidenza con la storia tipografica delle targhe, soprattutto di quelle più antiche ‒ approssimativamente datate prima del 1945. C’è qualcosa di affascinante nell’idea che queste targhe siano un unico smisurato testo steso per tutta la città, un palinsesto scritto in momenti diversi ma fatto per essere letto oggi.
Da questa serie si notano alcuni elementi interessanti, soprattutto il passaggio dalla A con testa piatta a quella acuta. Le datazioni che ho abbozzato per ora sono poco più che ipotetiche, così come le riproduzioni dei caratteri che ho raccolto (da vero neofita della tipografia). È certamente possibile che ci siano ampie sovrapposizioni di tipi nel tempo, anche se chiaramente ci sono stati dei momenti di impulso ordinatore e omologatore. Il mio tipo preferito è di gran lunga il secondo nell’immagine sotto, il più diffuso nel centro storico.
Non so se esistano dei lavori dedicati a questo argomento, finora non ne ho trovati. Sto procedendo con metodo stratigrafico (poteva essere altrimenti?) e questo è naturalmente frustrante perché non permette datazioni precise se non avendo a disposizione una discreta quantità di dati, che non ho ancora. Mi sono sembrate molto interessanti quelle strade in cui in punti diversi si trovano targhe con tipi diversi (es. via Corsica e via San Vincenzo, entrambe interessate dalla costruzione di via XX Settembre).
- Se un tipo è usato su una targa dedicata a una persona morta
nell’anno X, il tipo va considerato in uso dopo quella data e non a
quella data esatta. - Se un tipo è usato su una targa di una strada costruita nell’anno X,
il tipo va considerato in uso dopo quella data. - Se un tipo non compare su targhe databili dopo l’anno X,
probabilmente è andato fuori uso intorno all’anno X. - Se un tipo compare su un edificio costruito nell’anno X, non possiamo trarne alcuna informazione, in mancanza di indicazioni più precise.
Tra gli eventi più significativi per l’urbanistica e la toponomastica di Genova sono certamente le due espansioni del 1873 e del 1926 ‒ sulla base di quelle è possibile ad esempio osservare i quartieri di Marassi e Staglieno (annessi nel 1873), Molassana (annesso nel 1926). Girare per le strade, fotografare, prendere appunti… tutte cose non veloci. Ad un certo punto farò anche due passi a Staglieno, ovviamente.
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