All’ospedale di Torino invece della classica busta con dentro le “lastre”, ormai al paziente viene fornito un CD.
Il CD contiene le immagini relative agli esami diagnostici effettuati in formato DICOM. Su un sistema Windows™ all’inserimento del CD l’autoplay fa partire Internet Explorer con una applet DirectX che consente di visualizzare le immagini in maniera interattiva. Molto bello.
Ma i più attenti avranno già notato come questo sistema sia difettoso per natura. Anzitutto richiede di avere uno specifico sistema operativo, e per di più anche un browser web notoriamente insicuro e inefficiente.
Su GNU/Linux, tuttavia, è possibile utilizzare un software come Aeskulap, rilasciato sotto licenza GNU GPL, per visualizzare le stesse immagini in maniera assolutamente efficiente e libera.
Un ringraziamento ad Assente per aver già affrontato il problema. Ma è possibile che anche gli ospedali si immettano nella corsia dei malati cronici dipendenti da software proprietario ??
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