Società Ceramica Italiana di Laveno

Probabilmente in molte case italiane ci sono piatti simili a questo.

Piatto in terraglia bianco con sottili bordi arancioni, in parte consumati

La cosa che però forse solo pochi fanno è voltare il piatto sottosopra, leggere il marchio di fabbrica e cercare di saperne qualcosa di più. OK, le produzioni ceramiche di massa del XX secolo non saranno particolarmente eccitanti, ma credo che proprio questa loro diffusione le renda degne almeno di uno sguardo.

Piatto in ceramica bianca, vista della base con il marchio di fabbrica Società Ceramica Italiana Laveno.

Il reperto in questione è un piattino da frutta, presente nella collezione di famiglia in 7 esemplari. Secondo mia nonna provengono sono stati acquisiti tramite una raccolta di punti fedeltà. Secondo mia madre erano di una delle sue nonne e non hanno niente a che vedere con una raccolta punti.

Quindi? A quando risalgono i piatti da frutta con il bordo arancione? Sono un cimelio o una banalità? A quante generazioni sono sopravvissuti?

Società Ceramica Italiana di Laveno

Il marchio di fabbrica rimanda esplicitamente alla Società Ceramica Italiana di Laveno (VA).

La Società Ceramica Italiana di Laveno, fondata nel 1856, va incontro alla fusione con la Richard-Ginori nel 1965, e per questo motivo si trovano alcune informazioni sulla sua storia sul sito web del Museo di Doccia. Altre informazioni storiche sono pubblicate da Roberto Conti nel suo Archivio della Ceramica Italiana del ‘900 (ripreso, purtroppo senza nessuna aggiunta, dal blog Il Piatto Antico). I punti salienti sono:

  • viene fondata nel 1856, da parte di ex-dipendenti della società Richard;
  • nel 1883 assume la denominazione di Società Ceramica Italiana (S.C.I.);
  • negli anni 1920 e 1930 sotto la direzione artistica di Guido Andlovitz eccelle nella produzione di servizi da tavola;
  • nel 1956 entra a far parte del gruppo Richard-Ginori;
  • nel 1965 avviene la definitiva fusione.

Questa cronistoria è di per sé sufficiente a collocare entro il 1965 la produzione dei nostri piatti da frutta. Infatti, sulla stessa pagina web del Museo di Doccia indicata sopra, è evidente che dopo la fusione lo stabilimento di Laveno continuò a produrre ceramiche, ma con il marchio Richard Ginori.

Il terminus post quem è il 1883, ma sembra a prima vista un po’ troppo indietro.

Raccolta punti si o no?

Proseguiamo l’indagine con la raccolta punti. Si tratta di un argomento su cui non è facile reperire informazioni storiche in rete, anche a causa della promiscuità dell’argomento con le raccolte attuali. In Italia la diffusione di massa avviene negli anni 1950 con le celebri raccolte Mira Lanza, anche se non va dimenticata la raccolta Buitoni-Perugina degli anni 1930 (centrata sulle figurine). Non esplicitamente, ma questo documento descrive per sommi capi alcuni aspetti del fenomeno. Tra i premi della raccolta Buitoni-Perugina (anni 1930) figura anche “un servizio da tè o caffè per 12 persone”: non sembra essere il nostro caso, ma ci si avvicina. Senza un elenco di possibili raccolte, e senza una indicazione cronologica anche generica, è difficile stabilire questo aspetto.

Marchi di fabbrica

Nonostante i piatti siano solo 7, ci sono due gruppi con rispettivi marchi di fabbrica. La forma del marchio è la stessa, un’aquila sormontante un cartiglio. In un caso in la scritta recita Società Ceramica Italiana – Laveno mentre nell’altro al centro si legge Verbanum Stone e intorno Società Ceramica Italiana – SCI – Laveno.

Base di un piatto in ceramica bianca, vista ravvicinata del marchio di fabbrica Società Ceramica Italiana, Verbanum Stone SCI Laveno.

Perché due marchi diversi se i piatti sono uguali tra loro? Una cronologia dei marchi della Società Ceramica Italiana aiuterebbe a capirlo, ma non sono riuscito a trovarne una. Le ipotesi sul piatto sono due:

  • i marchi sono relativi a due diversi stabilimenti;
  • i marchi sono relativi a periodi diversi.

Per inciso, queste sono le due classiche alternative dello studio delle produzioni ceramiche in archeologia: variazione nello spazio o nel tempo.

Vediamo cosa è possibile stabilire su questi marchi basandosi sulle risorse disponibili in rete (il volume Laveno e le sue ceramiche: oltre un secolo di storia non è facilmente reperibile, anche se si trova in alcune biblioteche pubbliche). Verbanum Stone sembra più semplice da cercare, perché non corrisponde al nome della società, quindi inizieremo da quello.

Il catalogo LombardiaBeniCulturali contiene una collezione di 516 oggetti prodotti dalla Società Ceramica Italiana, quasi tutti conservati nel museo di Laveno. Questo marchio propagandistico contiene la dicitura Verbanum Stone ed è datato tra il 1900 e il 1924. Ne esiste uno precedente, di stile molto diverso. Il tipo con aquila e cartiglio però non è molto significativo dal punto di vista cronologico perché è rimasto in uso anche dopo la fusione con Richard-Ginori, come si vede nella pagina già citata sopra del Museo di Doccia. Il marchio Verbanum è presente anche su alcune tazze e un piatto nella collezione del Berghof di Adolf Hitler, parte di un servizio donatogli da Benito Mussolini. Una versione finemente dettagliata del marchio fa la sua comparsa su questo piatto nella collezione della Wolfsonian–Florida International University.

La cronologia dei marchi di fabbrica rimane difficile da stabilire con certezza.

Poiché le schede di catalogo di LombardiaBeniCulturali contengono, nella versione dettagliata, sia la datazione sia la descrizione del marchio di fabbrica (dove presente), ho pensato che uno spoglio delle schede di catalogo potesse dare qualche indicazione. L’inizio è stato promettente, perché ha indicato che il marchio Verbanum Stone non va oltre gli anni 1930, ma ho voluto avere il conforto dei grandi numeri e controllare tutte le schede di catalogo. E il risultato è stato migliore del previsto.

Ho trovato 128 schede su 516 che attestano la presenza del marchio “VERBANUM STONE”, ma alcune riportano anche questa spiegazione completa:

La  presenza  della marca  in  verde  con  aquila  ad  ali  spiegate  e  la scritta  VERBANUM  STONE  indica  una  datazione  entro  il  primo  quarto  del  Novecento,  considerato  che  intorno  al  1925 Guido Andlovitz fece sostituire tale marca con quella con la scritta Lavenia.

Ecco dunque una indicazione cronologica sicura, anche se non abbiamo ancora capito il rapporto con il secondo marchio, la cui presenza su piatti del tutto uguali potrebbe indicare l’utilizzo di più marchi in contemporanea, magari in stabilimenti diversi, oppure la produzione continuata di un servizio molto semplice anche dopo il cambio del marchio.

Il tipo del piatto è molto semplice, e comprensibilmente non fa parte del catalogo LombardiaBeniCulturali, ma potrebbe essere un sottoprodotto molto elementare di questo servizio decorato da Piero Portaluppi negli anni 1920. C’è una denominazione precisa sulle forme dei piatti e dei servizi, ma non sono riuscito a trovarne una che corrisponda ai nostri piatti.

Conclusione

Sembra che in fondo i piatti fossero veramente di una mia bisnonna, e che abbiano ormai almeno 90 anni. Un bel traguardo per questi superstiti di un servizio da tavola più numeroso.

Non è l’età anagrafica a rendere questi piatti interessanti ‒ e ci sono certamente cose più vecchie, in grado di raccontare una storia più intima di questa ‒ ma credo che dovremmo praticare un po’ più spesso queste “spigolature” sulla cultura materiale dell’altroieri: ho imparato qualcosa di nuovo sulla storia di una industria italiana, sul suo funzionamento e ho scritto una piccola storia su sette piccoli piatti che continueranno a stare nella credenza con gli altri, ma da oggi sono un po’ più interessanti.


Commenti

104 risposte a “Società Ceramica Italiana di Laveno”

  1. Avatar Cioschi
    Cioschi

    Ormai volevo proprio sapere come finiva la tua ricerca!
    Mi sta venendo voglia di guardare se anche i miei nonni hanno degli oggetti su cui raccontare una storia…

  2. io ho trovato questo sotto al piatto più bello che ho, con bordo traforato e fiori delicatissimi http://www.porcelainmarksandmore.com/bavaria/marktleuthen_1/00.php esattamente è la versione verde del 1950
    🙂

  3. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Non l’ho citato nel testo ma ovviamente è fondamentale questo articolo, anche se di taglio molto specialistico.

    Schindler Kaudelka, E. & Zabehlicky-Scheffenegger, S., 2007. Céramiques et chronologie : réflexions critiques sur nos façons de dater. In Actes du congrès SFECAG de Langres, 2007. SFECAG.

  4. Chapeau.
    E grazie Stefano, perché da oggi non mi sentirò più sola nel rivoltare piatti in ristoranti e case di amici in cerca di marchi di fabbrica.

  5. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Astrid, mi fa piacere che questa piccola storia sia servita per agevolare il “coming out” dei maniaci di marchi di fabbrica, vasellame e vecchie cucine. E penso che da archeologi possiamo imparare tanto scavando tra le mura di casa.

  6. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Mi è stata segnalata una incredibile testimonianza da parte di Fabrizio Restori: piatti con il marchio “Verbanum Stone” prodotti per il “giro elettorale”. Ovviamente, prima del 1925.

  7. Avatar Chiara Raffelini
    Chiara Raffelini

    carissimo,
    finalmente non sono più l’unica archeologa o sedicente tale che si prende cura delle testimonianze dei nostri nonni…
    I “frammenti” del passato mi interessano tutti, nessuno escluso, perchè possono raccontare delle storie. Alcuni di un passato lontano, altri più recente ed emotivamente più vicino a noi.
    Mi sono avvicinata a questi oggetti per caso e ne sono rimasta affascinata.
    Grazie Stefano ora non mi sento più sola….

  8. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Per completezza: Chiara ha pubblicato qualche anno fa un frammento di ceramica a marchio “Verbanum Stone” nel volume Archeologie a Imperia (p. 62).

  9. Avatar Chiara
    Chiara

    Buongiorno, ho trovato il suo pezzo sul marchio verbanum stone mentre cercavo informazioni proprio su questo marchio, perchè, causa trasloco, mi ritrovo a vendere alcuni oggetti appartenuti a mia nonna. Ho un servizio completo di questo marca formato da servizio di piatti, zuppiera, vassoi e servizio da thè. Mi potrebbe fornire informazioni riguardo al valore che può avere questo marchio? la ringrazio anticipatamente. Chiara

  10. buonasera a tutti e complimenti per le interessanti informazioni. Ritengo complimenti per le notizie interessantissime. Ritengo che il marchio “Verbanum Stone Laveno” con l’aquila in verde sia stato utilizzato fino al 1929 – 30. Ho diversi oggetti con timbro in inchiostro e marchio in pasta che lo testimoniano. Questi oggetti sono davvero affascinanti!!!!

  11. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Grazie per l’apprezzamento e le ulteriori informazioni. Sarebbe molto interessante se potesse condividere una foto del timbro e dei marchi in pasta in cui si veda la data, immagino che molti abbiano la curiosità di “decifrare” queste informazioni.

  12. Cercherò di farlo, ho molti oggetti di questa manifattura e altre coeve; in particolare nel timbro in pasta notiamo le lettere S.C.I. (società ceramica italiana) e due numeri, uno superiore che ibdicava il lotto di produzione e uno inferiore che indicava l’anno di produzione (es 25 per 1925). Molto spesso poi compare anche un altro numero a singola cifra che indicava la dimensione o del piatto o della zuppiera o di altre stoviglie. Appena riesco a fotografare posto la foto. L’anno più basso di cui sono in possesso è 1904, il più recente è il 1930, sempre Verbanum Stone laveno. Ciao e grazie par aver aperto dibattito su questo argomento!!!

  13. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Molto interessante, grazie a te per i dettagli molto precisi. Quindi il timbro su questo piatto https://www.flickr.com/photos/steko/6735278901/in/photostream/ si dovrebbe datare al 1934?

  14. si, dovrebbe essere l’anno, anche se la timbratura è già più aggiornata rispetto a quella degli anni 10 – 20. un paio di anni fa ho visitato il museo della ceramica e terraglia a laveno e ho parlato con il custode che aveva fatto in tempo a lavorare nelle ultime produzioni Laveno degli anni 60. Mi fece vedere anche un catalogo con tutti i marchi delle linee Laveno, il tutto molto interessante. Da notare che Laveno produceva anche per altre manifatture utilizzando i loro marchi. Se hai FB alcuni oggetti postati lì

  15. http://www.ebay.it/itm/SET-SEI-PIATTINI-DIPINTI-ANGELICA-KAUFFMANN-PER-LAVENO-COD-2783-/151054210261?pt=Porcellana_e_Ceramica&hash=item232b8854d5
    nell’ultima foto è ben visibile in pasta il marchio S.C.I. e il numero 28 sotto indica l’anno di produzione. I numeri scritti a mano in rosso invece indicavano il numero del decoro applicato.

  16. Ho trovato presso un mercatino una ciotola con bordo blu col marchio verbanum ston di color verde che mi ha colpito

  17. se riesci ad accedere a facebook, digita “La zuppiera liberty” e vedrai in galleria foto diversi oggetti in mio possesso del periodo 1900 – 1930, il periodo di maggior importanza per la produzione di LAveno e altre marchi coevi

  18. Veramente molto interessante questa tua ricerca,volevo solo aggiungere che forse i marchi diversi erano fatti per il mercato interno e per il mercato estero! possibile?

  19. In genere la terraglia forte non veniva esportata in quanto all’estero, parlo di europa, le singole nazioni producevano in loco e spesso la qualità era molto più alta rispetto a quella italiana. Mi vengono in mente le pregiate porcellane austriache, cecoslovacche e tedesche (il famoso marchio Bavaria), ma anche le porcellane francesi di Limoges. Il marchio italiano più pregiato era ed è senza dubbio Ginori, poi diventato Richard – Ginori dopo la fusione con la Società Ceramiche Richard, che produceva porcellana. Tutte le altre ditte producevano la cosiddetta “terraglia forte”, i tipici piatti di tutti i giorni che troviamo ancora spaiati nelle vecchie madie della nonna. Si trattava di materiale poco resistente e facile al “craquelè” ed è per questo che spesso sono imbruniti e macchiati dall’uso. I marchi più famosi sono S.C. VERBANUM STONE LAVENO, S.C. RICHARD, S.C. FONTEBASSO TREVISO, S.C. LOMBARDA MILANO, S.C. FLORIO – PALERMO; tutte in fulgido splendore tra i primi anni del 900 e fine anni ’30.

  20. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    In realtà le terraglie italiane avevano una qualche diffusione all’estero, come ad esempio quelle pugliesi e faentine vendute sulla costa dalmata già nel XIX secolo. C’è un bel volume al riguardo che ho comprato qualche tempo fa al museo etnografico di Spalato: http://openlibrary.org/books/OL25430871M/Te%C4%87e_pjati_i_terine

    Nel caso specifico di Laveno, ho alcune indicazioni sulla creazione di prodotti su commissione inviati ad esempio in Portogallo, ma sembrano casi eccezionali.

    Concordo comunque sul fatto che le esportazioni dall’Italia fossero in generale scarse, mentre si trovano molte terraglie europee, specialmente nelle regioni settentrionali.

    Un’altra fabbrica (o meglio complesso) abbastanza famosa nel periodo tra fine ‘800 e primi ‘900 era quella di Mondovì, con vari marchi Musso. Ho una piccola storia al riguardo che spero di pubblicare presto.

    Grazie a tutti per l’entusiasmo con cui tenete viva questa storia!

  21. Grazie a te! Sì nella zona piemontese c’erano le ceramicheMondovì, Musso, Vedova Besio e Ceramiche Piemontesi che per un certo periodo marchiarono con il fascio littorio. Alla fine poi ci vuole una bella mostra!!

  22. Buongiorno. io ho trovato un vecchio piatto con il marchio MEISSEN S.C. Laveno, ma non ho trovato nulla sulla collaborazione delle due aziende. Qualcuno ne sa qualcosa. Grazie

  23. Avatar Concetta
    Concetta

    Buongiorno! Mi sono appena trasferita in una nuova casa, e ho portato con me alcuni vecchi oggetti che ho ritrovato in casa dei miei nonni. Tra questi c’è un porta ombrelli, per me molto bello, con dei decori suppongo liberty, costituiti da iris rosa su fondo bianco, e molto fogliame verde. Sotto l’oggetto ho trovato il marchio di cui parlate: ” Verbanum Ston sci Laveno” scritto sotto un’aquila. Così sono andata su internet a cercare qualche spiegazione, ed ho trovato i vostri commenti. Dunque credo che oltre ai piatti questa ditta producesse anche altri vari oggetti, tra cui il mio porta ombrelli. Qualcuno potrebbe darmi ulteriori informazioni, considerato che i miei nonni vivevano a Palermo?
    Grazie

  24. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Buongiorno Concetta, come consiglio sempre la cosa migliore da fare è pubblicare una foto in modo che tutti possano vedere gli oggetti in questione e farsi un’idea precisa. Sicuramente la SCI non produceva solo servizi da tavola. Sul fatto che sia arrivato fino a Palermo non ti so dare indicazioni particolari, in generale non mi sembra strano perché queste ceramiche avevano una diffusione molto ampia.

  25. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Buongiorno Thomas, potresti condividere con noi una foto del piatto e del marchio? È molto curioso.

  26. non so come allegare l immagine

  27. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Io di solito uso un servizio come https://mediacru.sh/ che permette di caricare le immagini e condividere il link.

  28. Ciao Concetta, Verbanum Stone Laveno produceva un po’ tutto, dai servizi per la tavola, alle brocche con catini, vasi da notte, basamenti per lampade da tavolo, componenti in ceramica per linee elettriche, barattoli porta spezie, ecc. Gli oggetti venivano venduti in tutti i mercati italiani, in Sicilia le Ceramiche Laveno acquistarono la famosa produzione “Florio” di cui cambiarono il nome in “Ceramiche Palermo” mantenendone il cavalluccio marino come marchio.

  29. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Grazie Thomas, purtroppo la pagina dà un errore e non si vedono le foto. Controlla che siano accessibili a tutti e non solo ai tuoi contatti.

  30. ho in casa moltissimi oggetti con marchi ceramiche di laveno, verbanum stone ,richard ginori, dei pezzi bellissimi

  31. Avatar Giuliana
    Giuliana

    Mia madre ha i “resti” di un bellissimo servizio da caffe’ in porcellana con disegni a firma Angelica Kaufmann, che aveva comprato mia nonna agli inizi del ‘900, pero’ sotto i vari pezzi non c’è nessun marchio di fabbricazione, ma solo dei numeri. Secondo voi chi li avra’ prodotti?

  32. […] due anni fa ho pubblicato su questo blog un racconto iper-dettagliato su alcuni piatti marchiati Società Ceramica Italiana non avrei mai pensato che quel racconto sarebbe diventato di gran lunga la pagina più visitata di […]

  33. Buongiorno sig. Stefano, buongiorno a tutti.
    Grazie per questo post e per tutte le info condivise. Mi aggiungo con un particolare pezzo della Società Ceramiche Italiane: un lavandino. Nella ristrutturazione di un appartamento dei nonni di mia moglie, lo abbiamo trovato in soffitta. Ora sarà il pezzo forte del nostro nuovo bagno! Dalle vostre informazioni deduco che sia del 1914 (100 anni) ma rimangono un mistero le lettere decorate SF perchè non hanno nessuna relazione con i nomi dei nonni.Magari qualcuno ha delle possibili interpretazioni….grazie. Eccovi le foto, spero si vedano:
    http://imgur.com/a/vkdiB/all

  34. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Buongiorno Marco,
    un po’ in ritardo volevo ringraziarti per queste immagini molto interessanti che hai condiviso con noi. Non sono in grado di interpretare le lettere SF ‒ cercherei anzitutto di capire se il lavandino era effettivamente un arredo originale dell’appartamento in modo da concentrarsi sulle ipotesi più probabili. Sicuramente si tratta di un oggetto molto pregevole!

    PS ho corretto i link alle immagini raggruppandole in un album unico.

  35. Buongiorno Stefano, buongiorno a tutti.
    Mi aggiungo ai complimenti per il Blog e, in particolare, per il presente articolo.
    Mio padre è antiquario e fra la sua collezione di ceramiche, la mia attenzione è stata attratta da questi due piatti decorati: uno con l’immagine della Sibilla Delphica della Cappella Sistina, l’altro con un immagine che devo ancora decifrare.

    https://www.flickr.com/search/?w=32692867@N08&q=laveno

    Su entrambi i piatti è impresso il simbolo della manifattura SCI che lei ha ben descritto nel presente articolo.
    Vorrei chiederle: cosa indicano i numeri della punzonatura??

    Grazie mille!

  36. Complimenti, sono piatti bellissimi. La punzonatura di lato, il 14, indica la misura del piatto. SCI indica la manifattura Società Ceramica Italiana, il numero in basso (30) indica l’anno di produzione (1930) e il numero sopra dovrebbe indicare il lotto di produzione. Ciao

  37. Grazie Stefano per l’eccellente e impeccabile esposizione. A distanza di qualche anno, il tuo post è ancora efficacissimo ed ha acceso a tanti la voglia di “voltare i piatti”.

  38. Avatar Piovano Carla
    Piovano Carla

    HO EREDITATO PIATTI DA FRUTTA E PIATTINI DA DOLCE DI MIA NONNA CHE RISALGONO ANTI 1924 CON FIORI DELICATI A FORMA DI GHIRLANDE, BELLISSIMI. MI RICORDO QUAND’ERO PICCOLA E PRENDEVO QUESTI PIATTI IN OCCASIONE DI OSPITI, MIA MADRE SI RACCOMANDAVA TANTISSIMO E FACEVA BENE. APPENA VADO IN MONTAGNA(DOVE SONO CUSTODITI) LI FOTOGRAFO E LI PUBBLICO. MI DISPIACE PERCHE’ ALCUNI PIATTINI TENDONO A DIVENTARE GIALLI E NON SO COME FARE PER PORTARLI AL LORO SPLENDORE, HO PAURA DI DANNEGGIARLI CON DETERSIVI VARI E LI LASCIO COSI’ CHE TRASMETTONO LA LORO VECCHIAIA. CARLA

  39. ho scoperto il tuo articolo per caso ho ristrutturato da sola nei miei momenti liberi una vecchia credenza del 1900 e volevo metterci sopra una vecchia zuppiera dei miei nonni ma non si leggeva bene il marchio cosi ho scoperto il tuo articolo sono contenta di sapere che il servizio da tavola tutto intero appartiene alla stessa epoca della credenza e della mia zona io abito a lurate caccivio como ora la guarderò con più rispetto ciao alberta

  40. mi sono dimenticata di scrivere che il servizio porta la scritta verbanum e il numero 228 in rosso
    ciao

  41. ho ereditato un servizio di piatti in porcellana con deliziosi fiorellini e bordo in oro. il marchio è verde con un triangolo al cui interno c’è una corona e la scritta VERBANO e sotto LAVENO. penso che sia stato acquistato da mia nonna nel 1934/36. potrei avere qualche notizia sul marchio? grazie moltissime

  42. Ciao a tutti
    mettendo a posto la soffitta ho ritrovato un servizio intatto da sei da caffè. Sotto piattino oltre lo stemma e l’effige c’è il n.13.
    potreste dirmi il valore e qualche dettaglio in più?
    Grazie mille
    Letizia

  43. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Ciao Letizia, sul valore premetto che non ti so dare indicazioni, ma sicuramente altri lettori del blog potrebbero darti qualche dettaglio in più con una foto. Prova a caricarla su https://imgur.com/ cliccando sul tasto “Upload images” e poi incolla qui l’indirizzo della foto.

  44. Avatar Carolina
    Carolina

    Buongiorno,volevo chiederti un’informazione!ho trovato un piatto azzurro decorato e firmato da Guido andlovitz,e sul retro,sotto al classico marchio Società Ceramica Italiana,la sigla KC. Cosa potrebbe significare questa sigla?grazie mille per l’articolo molto interessante 🙂

  45. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Buongiorno Carolina, grazie a te. Immagino si tratti di una sigla simile a questa Società Ceramica Italiana Laveno, marchio con lettere KC o quelle che si vedono su queste tazze. Dovrebbe essere un marchio di produzione, indica un lotto di prodotti, ma non so di preciso a cosa corrisponda (un anno, uno stabilimento o qualcos’altro).

  46. ciao a tutti! a proposito dei servizi per bambini o collezionisti a me sono rimaste queste ceramiche piccoline (piattino diametro 8 cm. ), made in Japan leggo sotto alla teiera e lattiera, che miracolosamente tengo in vita dopo 20 traslochi e risalgono agli anni 50.

  47. Avatar Barbara
    Barbara

    Salve, ho un set di 5 piatti da portata della SCI, datati 29-5-1954 e firmati Anna. Qualcuno sa chi otrebbe essere, se la cermaista inc aricata di riprodurre un cartone disegnato da altri, o la disegnatrice stessa? I link delle due foto sono http://imgur.com/eWeatQu e http://imgur.com/bEIItZg

  48. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Mi è stato segnalato un bellissimo servizio da tè della Società Ceramica Italiana da una città della Palestina. Dovrebbe essere dei primi anni ’50 e anche se so benissimo quanto siano diffuse nel mondo mi sembra veramente molto interessante

  49. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Una nuova segnalazione da parte di un lettore. Questa volta si tratta di un orinale o pitale:

    Il marchio VERBANUM STONE uguale a quello dei piatti descritti nel post principale indica una produzione nei primi decenni del XX secolo. Ci sono ben due schede dedicate a questo tipo di oggetto quotidiano ‒ certamente molto diffuso ‒ su LombardiaBeniCulturali: http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/VA240-00708/ e http://www.lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/R1060-00557/

    Grazie a Elio.

  50. Grazie a te Stefano.

  51. Buongiorno Stefano, io invece ho reperito un vaso con coperchio che riporta la dicitura Laveno since 1856 italy, si tratta della stessa azienda? Che data di produzione potrebbe avere? Grazie

  52. Avatar LAURA SCHIANCHI
    LAURA SCHIANCHI

    Buongiorno, io sono in possesso di un piatto della Società ceramica italiana Laveno con sul retro marchio aquila in inchiostro verde con i codici “1-38 ed il numero 468/1..volevo sapere se ha un valore..

  53. Avatar LAURA SCHIANCHI
    LAURA SCHIANCHI

    dimenticavo…sul piatto è raffigurato disegno “il castello Laveno”

  54. […] É Laveno ! , ha comunque un discreto […]

  55. […] É Laveno ! , ha comunque un discreto […]

  56. Ciao a tutti, oggi ho trovato delle tazzine e una lattiera SCI di Laveno e sono rimasto colpito dalla loro forma e dal colore.

    Vorrei sapere se i numeri riportati sotto il marchio indicano la data di produzione: http://imgur.com/a/IW1nU

    Grazie, Albe

  57. Sì, 1938 – 1939 – 1940. Sono bellissime

  58. Avatar Richichi Giovanni
    Richichi Giovanni

    Sono venuto in possesso di porcellane e terraglie appartenute ad una zia centenaria e precedentemente a sua madre . Alcuni pezzi hanno il marchio Società Ceramica Italiana Laveno, Ginori***, R.G.*,Richard Ginori G6- Italy, S.C. Lombarda con un elefante nel marchio, Porzellanfabrik, ed altro.
    come posso individuare il periodo e l’eventuale valore di tali oggetti?
    Grazie per l’attenzione
    Giovanni

  59. Buongiorno dottor Costa. Non ho dimestichezza con la tecnologia ma, cercando info su 4 piatti della Società Ceramica italiana Laveno, sono incorsa nel suo sito. Poiché non ho idea del valore dei piatti in mio possesso, penso che lei sia invece competente. Vorrei mandarle foto dei piatti. Potrei farlo via mail o whatsapp. La ringrazio in anticipo. Buone festività. Silvia G B

  60. Avatar Roberto Canna
    Roberto Canna

    Buongiorno ho questi due piatti con marchio VERBANUM STONE e impresso la sigla SCI 97 a che anno possono risalire? ho letto qui che il numero dovrebbe essere l’anno ma di che secolo? 1897?

    https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=605666829889982&id=100013400116628

  61. Buonasera, se il numero è impresso sopra la sigla SCI dovrebbe corrispondere al lotto di produzione, se è impresso sotto è l’anno di produzione

  62. Avatar giuseppe scotti
    giuseppe scotti

    salve
    possiedo un vaso con motivi flora e fauna
    ed un timbro color verde non leggibile
    e la scritta Revelli stone
    a che periodo risale ?
    grazie

  63. Avatar giuseppe scotti
    giuseppe scotti

    salve come posso postare foto ? grazie

  64. Buonasera, la ceramica Revelli di Laveno ha prodotto dai primi anni del ‘900 fino agli anni ’70. Bisogna vedere il tipo di marchio impresso sul fondo.

  65. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Ecco le foto

  66. Buongiorno, a mio avviso il vaso può essere datato nei primissimi anni del ‘900 sia per la tipologia di timbro in pasta che ancora non riporta la classica sigle S.C.R. (società ceramica Revelli) con sotto la data di produzione sia per il marchio a inchiostro che pur non essendo leggibile, riporta più al primo marchio della manifattura che raffigurava un felino, marchio sostituito poi negli anni venti da un’aquila simile a quelli di tutti le altre manifatture e successivamente la caduta del fascismo da un classico marchio di produzione senza alcun animale.

  67. ICAT che attinenza ha con laveno ?

  68. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Buongiorno, non conosco ICAT, ma da alcune ricerche ho potuto verificare che la Società Ceramica del Verbano, fondata nel 1924 per competere con la porcellana di Doccia, realizzò intorno alla metà del XX secolo diversi oggetti per la ICAT di Torino. In un caso, sul fondo è riportato il cartiglio:

    ICAT/ TORINO/ VIA ACC. SCIENZE 3/ VIA NIZZA 11

    che forse può dare qualche indicazione in più per una ricerca locale. La scheda di catalogo si trova a questo indirizzo http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/VA240-01145/

  69. Buonasera.
    Oggi ho trovato in mare un pezzo di un piatto marchiato “diamond Stone Laveno”. È possibile sapere a quali anni può risalire?
    Grazie

  70. Buon giorno, ho un piattino rettangolare simile ad un vassoietto , lavorazione in rilievo, credo terraglia più che porcellana, che sotto riporta il marchio inciso VERBANUM e niente altro. E’ sicuramente vecchio, ma non saprei quanto, ma quello che mi piacerebbe sapere, se il marchio inciso VERBANUM sia relativo alla Verbano Laveno, ho cercato dappertutto ma il marchio così non l’ho trovato.
    Grazie

  71. Buongiorno,
    sto riordinando gli spazi una vecchia e meravigliosa residenza di campagna; in mezzo alla grande quantità di oggetti di tutti i tipi ho trovato piatti, servizi e ceramiche, tra cui un set di cinque piatti marchiati Verbano. Nonostante li abbia messi in vendita perchè non posso vivere seppellito di oggetti, mi piacerebbe risalire alla datazione. Se ci fosse qualcuno che potesse darmi delle indicazioni, ne sarei lieto. Visto che non riesco ad inserire qui le immagini, aggiungo il link dell’annuncio.
    https://www.villamenini.it/product-page/piatti-in-ceramica-di-laveno-verbano

  72. Avatar Simona
    Simona

    Buongiorno a tutti, vorrei condividere la passione per gli oggetti nelle vecchie credenze. Io ho trovato solo una zuppiera con lo stemma della società ceramica italiana laveno, ma sopra la testa dell’aquila ci sono due numeri molto consunti (1 3) credo… e sutto, prima della scritta laveno c’è la lettera G maiuscola…. Qualcuno sa cosa significano e un’ipotetica datazione?
    Grazie.

  73. Come Filippo, che ha commentato qualche mese fa, anch’io ho pezzi con il marchio Diamondstone.
    Ho trovato un annuncio di una zuppiera con il mio identico marchio:
    https://www.kijiji.it/annunci/per-la-casa/aosta-annunci-aosta/zuppiera-laveno-diamondstone/147288421

    Un altro annuncio data un marchio molto simile al 1858.
    Non so datare una ceramica… sono più ferrata in pubblicità e dai loghi che avete pubblicato questo mi pare più recente quindi mi domando se la stima di questo inserzionista è realistica:
    https://www.kijiji.it/annunci/altro-arredamento-e-casalinghi/ascoli-piceno-annunci-spinetoli/piatto-ceramica-diamondstone-laveno/87725307

  74. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Buongiorno, a mio avviso il marchio Diamond Stone difficilmente può risalire al 1858. Se ne trova menzione in alcune schede di catalogo del Museo di Laveno su pezzi datati tra 1940 e 1960 come questo, questo e questo (ma per l’appunto non mi convince la datazione al primo quarto del XX secolo). Si trovano anche oggetti con marchio Diamond Stone Laveno associato alla R.G. di Richard Ginori, quindi successivi al 1965. Insomma, una datazione del genere dovrebbe quantomeno essere dimostrata!

  75. Io ho nella mia credenza uno scodellone con marchio Società Ceramica Italiana kf Laveno con stemma aquila .

  76. Avatar Liliana Romeo
    Liliana Romeo

    Posseggo un vassoio circolare della BRYONIA SC. ITALIANA LAVENO diametro 38 con incisi/stampati 3 gruppi di foglie disposte in vista a 120° che apparteneva a mia nonna e dovrebbe avere tra 120 e 150 anni. A qualcuno può interessare?

  77. Grazie davvero per questo articolo e per tutte le spiegazioni nei commenti successivi. Mi sono appassionata a questi piatti per la loro eleganza e leggerezza e sto cercando un servizio da acquistare. Queste informazioni mi hanno fatto capire la datazione dei vari marchi e quindi il valore (non solo economico)di quello che potrei acquistare.

  78. Avatar Simona Maggioni
    Simona Maggioni

    Buongiorno collaboro con un magazzino dove raccogliamo oggetti che vengono lasciati per essere venduti in beneficienza….abbiamo davvero parecchi articoli a marchio s.c.i. Laveno e s.g. Richard nonché pezzi di servizi di porcellane tedesche…i nostri prezzi sono davvero irrisori …ciò che incassiamo viene devolutO per aiutare persone bisognose…se siete interessati a qualche pezzo in particolare contattatemi…questi capolavori e’ davvero un peccato che vadano persi o buttati…

  79. Avatar Giovanna Corazzon
    Giovanna Corazzon

    Ho letto la storia della verbanum stone SCI laveno da lei scritta perché pulendo una brocca che ho da parecchi anni, regalatami da una cugina che l’aveva ricevuta in eredità, ho voluto saperne di più sul marchio . Io credo che la mia brocca sia dell’inizio del 1900, è inciso: 2 63 SCI 03 (mi sembra) a lato, è scritto, sembra a mano la cifra 523 e sotto un A maiuscola. Può essere interessante? Purtroppo la brocca sul fondo ha una crepa, ma mi piace, ha disegnato o stampigliato un tralcio di fiori.
    Sa dirmi qualcosa di più?
    Grazie

  80. Avatar COSOLA PAOLO
    COSOLA PAOLO

    Buongiorno a tutti ho 6 piatti della serie campagna elettorale della s c italiana laveno..ho provato a proporli nei negozi di antiquariato a Torino ma per il momento nessuno sembra essere interessato….avete qualche suggerimento?
    Grazie

  81. Buonasera, grazie per l’interessantissimo post, molto ben documentato. Ho una zuppiera con un marchio che mi pare leggermente diverso da quelli descritti: aquila con cartiglio “Verbanum stone”, sotto “Laveno”, sotto intorno “Società Ceramica Italiana”, ancora sotto Made in Italy, infine sotto XV. A fianco timbro 1 S. Il XV può richiamare anno fascista? Però non doveva già essere “estinto” l’uso di denominazione Verbanum Stone”? Grazie per le informazioni

  82. Avatar Claudio
    Claudio

    Buonasera, interessantissimo sito web, letto tutto d un fiato fin dall inizio.
    Due pezzi con lavorazione oro marchiati SCR ceramiche Revelli Laveno con i due leoni alati, numerati 8/55 e 2/56



    E questo è il sotto di un vecchio bacile / catino toilette lavamani in ferrosmalto. Servirebbe conoscere il produttore.

    Grazie per un riscontro

  83. Avatar Romina R.
    Romina R.

    Claudio, il marchio sul bacile dovrebbe essere della Due Leoni

  84. Thank you for a very interesting read! I was looking for some information on the company as I have just one piece that I love but it’s small and perfect to me. I am just not sure what it is. I have used it as a candleholder but I dont think that is what it is meant for.
    Can anyway tell me what this dish is used for please?
    It has a little wax in the bottom.
    Thank you

  85. Avatar maria iapichino
    maria iapichino

    Salve ho un servizio completo di tutto della verbanum laveno stone fine 800. vorrei a malincuore venderlo, sa a chi posso rivolgermi? grazie

  86. Avatar Coni ivana
    Coni ivana

    Salve!!dopo aver letto marchi ed epoche di ho cercato tra i vari articoli d archivio,ma nn ho trovato nulla di simile al mio porta burro(che dal timbro collocherei inizi 900)mi piacerebbe saperne di più
    Porta burro rettangolare in ceramica, con smaltature dorate e coperchio con maniglia

  87. Avatar Andrea Daneo
    Andrea Daneo

    servizio di piatti da secondo,da dolce e da minestra, con marchio : Verbano e sotto Laveno e ai lati : N C.
    Marchio ad inchiostro di colore verde.
    Tre piatti di colore bianco, tutti con un cavallo alato rosso al centro
    In vista, sopra: un cavallo alato ritto su due zampe e sotto una collina con due alberi.
    In famiglia si pensa siano state del nonno che aveva combattuto nei carristi nella 2nd Guerra Mondiale.
    Chi mi sa dire qualcosa ..prego ??
    Grazie, Andrea

  88. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Buongiorno Andrea, il marchio sembra indicare la manifattura di porcellana Laveno, più recente rispetto alla Società Ceramica Italiana, ma non ho indicazioni più precise.

  89. Avatar Elisa Fierro
    Elisa Fierro

    Grazie per tutte le info, ho letto articolo e commenti d’un fiato. Sono riuscita a stabilire che una salsiera presa al mercato dell’usato, Verbanium Stone Laveno, risale al 1915, completa di coperchio e cucchiaino. Un gioiello per me, grazie ancora.

  90. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Segnalo a tutte le persone che lasciano commenti a questa storia con grande spirito di condivisione e curiosità che è possibile “iscriversi” ai nuovi commenti e ricevere una e-mail ogni volta che viene pubblicato un nuovo commento o una risposta al proprio.

  91. Avatar Alessandra
    Alessandra

    Buona sera,
    complimenti per le interessanti testimonianze!!
    Ho trovato questo sito, provando a capire l’origine di un vaso con fiori dipinti e con un marchio di cui allego una foto. Qual è la Vostra opinione? A quale anno potrebbe risalire?
    Grazie in anticipo!

  92. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    fondo di un vaso in ceramica con iscrizioni e timbri

  93. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Buonasera Alessandra, vediamo solo il fondo che presenta il marchio Lavenia con montagne e onde, reso celebre da Guido Andlovitz. Questa però è una produzione successiva, il timbro 12-58 sembra indicare che l’anno di produzione è il 1958.

  94. Avatar janet cordiano
    janet cordiano

    Ho comprato 4 coppette da dessert piccole con il timbro SCI/Laveno con 4-30 sotto il segno. Dopo aver letto questa catena di post molto
    istruttiva, credo che siano stati realizzati nel 1930. Puoi dirmi, per favore, se sono sicuri da usare o conterrebbero piombo? Grazie!

  95. Avatar Laura Mateescu
    Laura Mateescu

    Good afternoon.

    First, allow me to thank you for the information that you provided and for hosting this interisting discution.
    I am so very happy that I descovered this wonderful piece, but I really need your help to understend more about it: utility( maybe for washing) and also period of manufactoring and any another information, even reading recomandations.
    Thank you very much.

    Trimis de pe iPhone‑ul meu

  96. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    collage di 6 foto di una brocca in ceramica bianca con decorazioni floreali
    il fondo della brocca con i marchi del produttore Società Ceramica Italiana di Laveno

  97. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    The closeup of the mark reads 27/SCI/04 and according to the knowledge we have at this point, it indicates that the jug (?) was made in 1904. The number 27 is a lot number.
    ingrandimento del marchio nell'impasto, su tre righe 27/SCI/04

  98. Avatar Franco Soldaini
    Franco Soldaini

    Complimenti a tutti i partecipanti. Io ho trovato sulla trave del soffitto di una vecchia stalla un piatto S.C.I con l’incisione 8 1/2 T: cosa potrebbe significare?

  99. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Buonasera e grazie. Se vuole condividere con noi qualche immagine di questo piatto, la invito sul nuovo sito che ho messo a disposizione di tutte le persone interessate https://www.societaceramicaitaliana.it/ su cui il caricamento delle immagini e i commenti sono molto più agevoli.
    L’invito è ovviamente esteso a chi ha già contribuito in precedenza!

  100. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Ho pubblicato un articolo sui servizi da tè e caffè al Museu Nacional Feroviario del Portogallo. Vi invito a leggerlo!

  101. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Ho pubblicato un articolo sul marchio K-C della Società Ceramica Italiana di Laveno. Chi avesse altre informazioni può condividerle direttamente sul forum.

  102. Avatar Stefano Costa
    Stefano Costa

    Abbiamo un nuovo articolo sui piatti di Laveno per la Polizia di Stato, e ci sono anche alcuni piatti della società Richard. Oggetti molto semplici ma non per questo meno interessanti!

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