Stefano Costa

There's more than potsherds out here

Faccio l’archeologo e vivo a Genova

  • Longobardi? No, grazie

    Longobardi? No, grazie

    A Palazzo Bricherasio, Torino, fino a gennaio c’è una mostra dal titolo Longobardi.

    Se avete un fine settimana libero, e magari trovate bel tempo come abbiamo trovato noi pochi giorni fa, andate a Torino. La città è sempre più bella ed è veramente un piacere girare per le vie del centro. Alla mostra, invece, non andateci. E vi spiego perché.

    (altro…)

  • long time no blog

    È molto tempo che non scrivo sul blog. D’altra parte è scontato che di tanto in tanto mi annoi di questa cosa.

    Nel frattempo ho dato un altro esame, e sto iniziando a pensare alla mia tesi di laurea. Questa volta, userò software libero. È una promessa che faccio anzitutto a me stesso, per evitare come è successo due anni fa di trovarmi a saper fare qualcosa senza avere gli strumenti per farlo.

    Prossimamente altre notizie su queste frequenze…

  • I rumeni e le donne stuprate

    Un rumeno stupra una donna e la uccide.

    Un rumeno violenta la moglie di un ufficiale di marina e la getta in fin di vita in un fosso.

    Un rumeno uccide la moglie di un ammiraglio a Roma.

    Stop.

    Questi erano i titoli dei telegiornali ierisera, ve ne siete accorti? Il governo Prodi vara provvedimenti speciali, decreti legge, pacchetti sicurezza, centrati sulla espulsione dei rumeni, Veltroni parla dei rumeni che danno problemi a Roma, molti si lamentano dell’ingresso della Romania nell’Unione Europea. Sono solo alcuni dei fatti accaduti dopo il delitto, in Italia.

    Devo ancora capire per quale motivo se io stupro una donna, sono un uomo di 24 anni che stupra una donna, se lo fa qualcun altro è un rumeno, un albanese. Devo ancora capire nella Repubblica Italiana il motivo per cui alle fonti di informazione fa differenza da dove vieni. Anche se sei italiano, tra l’altro. Provincialismo preunitario mai sopito, credo.

    E soprattutto devo ancora capire, ma penso di conoscere la risposta, perché quella donna, che ora è in fin di vita, è moglie di un ufficiale di marina, oppure moglie di un ammiraglio. La risposta sta nel fatto che dopo questo delitto, tutti hanno iniziato a urlare al lupo al lupo contro i rumeni, e nessuno ha aperto bocca contro l’ennesimo atto di violenza su di una donna. Ogni giorno, a decine, le donne in Italia (anche quelle non italiane, state certi) vengono violentate, stuprate, picchiate, costrette alla prostituzione o magari, più semplicemente, a una vita oppressa e priva di libertà. Magari uccise da amanti respinti. E alla fine tragica di tutte queste donne si aggiunge anche la beffa, segno di una civiltà inesorabilmente inferiore, della perdita della propria identità: è stata stuprata la moglie di. Donne ancora una volta ridotte a oggetti, nelle mani dei maschi.

    Non mi stancherò di ripeterlo: la cronaca è la tomba dell’informazione.

  • Firenze e LinuxDay 2007

    Sabato siamo andati a Firenze, per passare una giornata fuori da Siena e anche per andare al Linux Day, che era dentro QuiFree.it, che era dentro il Festival della Creatività (il gioco delle scatole cinesi…).

    Firenze vista da Oltrarno: cupola del Brunelleschi e Palazzo Vecchio

    Non mi è parso eccezionale: il pomeriggio in sala pochissime persone, anche se molti si fermavano agli stand di Wikimedia Italia e LICI. Per di più ricordiamo che QuiFree.it è stato sponsorizzato da Microsoft poche settimane prima dell’iniziativa: la prossima volta, invece delle scatole cinesi, forse meglio andare da soli a chiedere spazi. In giro per i padiglioni, i soliti stand e niente di veramente interessante (o creativo). Tuttavia, è certo che la Regione Toscana sia molto ricca 🙂

    Abbiamo anche incontrato Paolo e scambiato quattro chiacchere su GFOSS.it, ma visto che stare tutto il giorno in Fortezza non era il massimo siamo anche andati in giro in centro… quando uno non ha le ore contate per vedere chiese, palazzi e musei Firenze è piacevole. Poi era una giornata davvero splendida, peccato che fossimo partiti con giacche e ombrelli da Siena..

    Abbiamo anche dato il nostro (piccolo) contributo a Wikimedia comprando una borsina per la spesa:

    Borsina per la spesa Wikipedia
  • Rivoluzione in ottobre

    Il governo Prodi sta per cadere.

    Il senatore fosco Giannini intrattiene l’aula del Senato con la difesa della rivoluzione d’ottobre. I senatori del centro destra gli danno una lezione di storia. Cristo, io non sono esattamente di destra, ma trovarsi d’accordo con Rocco Buttiglione mi pare francamente troppo. (Forse è meglio che andiamo a votare).

    E il maiale si ritrova a recitare la parte del saggio.

  • Anniversary of the creation of the world ?

    It’s astonishing to go on the archaeoinformatics website and find that in their google calendar October, 22nd is marked as Anniversary of the Creation of the World in 4004BC.

    Creationists, or joke? One never can tell what is coming from the USA.

  • Double down

    Great news from the free software developers today!

    The much awaited 2.4 version of the GIMP has been released, the website has a new fresh look. The new version has tons of cool new features and major usability improvements over the previous 2.2. I think we should celebrate with a release party..!

    Secondly, a first release candidate of GRASS 6.3.0 is now available: http://grass.itc.it/grass63/source/ Key fixes include improved portability for MS-Windows (native support), hundreds of fixes, TclTk based portable graphical interface and much new functionality. Please test, test, test…

  • Quinto secolo

    La settimana scorsa siamo andati a Poggibonsi per il seminario internazionale sul quinto secolo.

    Molti importanti studiosi del periodo tardoantico e altomedievale tutti insieme per affrontare il tema della trasformazione della Pars Occidentis durante il periodo di tracollo della struttura amministrativa e militare dell’Impero.

    Sinceramente, non è stato un granché. La maggior parte delle relazioni proponevano materiali che bene o male suonavano già visti, già sentiti. E io non sono certamente la persona più informata e colta in merito. Molti dei relatori, chi più, chi meno, hanno sottolineato come sia semplicemente senza senso fare un seminario per discutere di quinto secolo, dopo decenni passati a parlare dei tempi lunghi studiati dall’archeologia, dopo praticamente un secolo di Annales… insomma, tutte le cose che ci insegnate, non le mettete in pratica.

    Alcune questioni si riducono sostanzialmente ad una presa di posizione che bene o male riflette la posizione politica (no, non sto parlando di destra e sinistra, la politica è un’altra cosa) delle persone. Per fare alcuni esempi:

    • i testi legislativi vanno letti pensando che ciò che veniva vietato era comunque fatto, oppure quando una legge si ripete di continuo significa che è efficace?
    • la militarizzazione della società per combattere l’insicurezza è un fatto che ha ripercussioni positive o no?
    • la fine dell’unità ad Occidente e il venir meno di una forma statale centralizzata causò il tracollo della società?
    • … e altri ancora

    Non mi dilungo troppo sul tema. Chi non c’era e vuole farsi un’idea senza aspettare la pubblicazione degli atti può andare sul Mediacenter di Archeologia Medievale.

    Due cose soltanto: ho trovato molto interessante, sebbene maledettamente confusionario e poco abile ad esprimersi, Fabio Giovannini con la sua relazione sulla popolazione e la demografia. Sarebbe davvero ora di smetterla di parlare per concetti generici e in fin dei conti vuoti. Mi ha colpito l’ipotesi ben fondata che, in base ai dati antropologici emersi dalle sepolture altomedievali, le condizioni di vita dopo la fine dell’Impero in Occidente siano migliorate in maniera sostanziale, andando di pari passo con una brusca diminuzione della natalità. Tutto in un mondo profondamente rurale, che non è più tornato dall’altomedioevo in poi.

    Walter Pohl ha riscosso la mia profonda simpatia quando ha ricordato che ci sono stati solo due periodi storici in cui le città d’Europa non sono state fortificate: l’Alto Impero e l’Età Contemporanea. Quindi la fortificazione e la difesa dello spazio urbano+civico sono una cosa normale e non l’eccezione. Molto vero. MI ricorda il primo capitolo de La storia spezzata di Aldo Schiavone, in cui dimostra come nel secondo secolo l’autopercezione degli intellettuali era quella di una insuperabile età dell’oro…

  • Hatecolds

    Io Odio Piergiorgio Odifreddi.

    Anzitutto odio i professori universitari che fanno male il loro mestiere (e ho informazioni di prima mano in merito da Valentina). E questo già sarebbe sufficiente, con tutti i soldi che i professori universitari prendono.

    Poi odio chi mi spiega quello che penso. Non sopporto uno che scrive in continuazione libri sui motivi che dovrebbero portare la società ad eliminare la religione e la chiesa cattolica, sostituendola con la matematica e la scienza. Primo, perché si può benissimo eliminare la religione e la chiesa cattolica (trovandomi peraltro felice) senza necessità di mettere qualcosa di altro al loro posto di Verità universale. Leggete Contro il metodo di Paul Feyerabend per approfondire il tema e capire come la scienza, e in particolare la matematica e la fisica, non abbiano proprio niente di meglio rispetto alle religioni nei confronti della società e dell’umanità.

    Odifreddi è un matematico, ma forse non è un granché come matematico se ha continuamente bisogno di apparire in televisione per raccontarci che i preti sono veramente pedofili e la chiesa ruba veramente i soldi agli italiani (per quello basta un ragioniere, non un professore universitario).

    .

    Odifreddi ha quel fare saccente tipico di chi passa il tempo a scrivere libri che sono bestseller ancora prima di essere scritti (come Harry Potter, caro Odifreddi, come Harry Potter e il suo preside gay). Odifreddi è una star televisiva e come tutte le star televisive mi sta sul cazzo. Perché a tratti la penso come lui sulla società, solo che sono naturalmente inclinato a portare alle estreme conseguenze il mio pensiero, proprio come avviene nelle cose della natura.

    Meno religione, meno scienza, e un po’ più di umanità, per piacere.

  • darcs2bzr using tailor

    Disclaimer: I’m not a software developer. Just trying to learn as much programming as I need

    From time to time, I write some short programs, mostly to handle otherwise annoying tasks, or for hacking’s sake. Even though I never reach a mature application state, I like to keep track of development using revision control systems.

    For two Python apps I’m writing, I started using darcs as RCS. Then the summer came and I had no time to hack on them for some months. Now I have discovered bzr, which looks better and has many plugins.

    Switching from one RCS to another could sound as a painful task, but not when you discover tailor. Tailor knows almost all RCSs and can convert between them. I have to admit that it hasn’t been easy at all to understand how exactly the configfile should look like, and where it should be put and so on. Here’s what I’ve done:

    1. your darcs-managed project is in ~/code/project
    2. your new bzr project will be created in ~/code/project-bzr, so create this directory
    3. cd into ~/code/project-bzr directory and create a file yourproject.tailor
    4. the contents of the yourproject.tailor file should look like this:
      [DEFAULT]
      verbose = True
      
      [project]
      target = bzr:target
      start-revision = INITIAL
      state-file = tailor.state
      source = darcs:source
      
      [bzr:target]
      
      
      [darcs:source]
      repository = /home/user/code/project/
    5. Now, from the destination directory, run tailor --configfile yourproject.tailor. The destination directory should be populated with the bzr version of your repository.
    6. check with bzr log whether the conversion was really succesful
    7. (re)start writing code. Happy hacking!